La lavorazione
La CERAMICA è una delle più antiche forme d’arte.
Fin dai tempi preistorici l’uomo ha prodotto recipienti e sculture modellati in argilla e poi li ha fatti cuocere per indurirli e conservarne la forma. Nei tempi più remoti l’argilla era cotta semplicemente lasciandola al sole, ma i vasai hanno ben presto scoperto che essa poteva essere trasformata in una materia permanente facendola indurire con il fuoco, dapprima ponendola in fuochi a cielo aperto e, più avanti, in forni capaci di raggiungere temperature molto elevate. II risultato fu un materiale che poteva essere modellato facilmente, con pochi o nessun attrezzo, e poi essere reso perenne, molto robusto e dotato di grande bellezza. Spesso la ceramica è l’unica testimonianza tangibile che ci rimane di antiche civiltà. L’argilla è un prodotto naturale ,esistono molti tipi di argilla: La Rossa ad esempio è ricca di ferro (ossido di ferro,quindi ruggine); quando prevale il calcare, l’impasto è più chiaro e tende al bianco.L’argilla è un materiale terroso,il risultato dell’erosione delle rocce,avvenute in milioni di anni. La sua caratteristica principale è la plasticita’ se miscelata con acqua diventa duttile ma conserva la forma che le viene data. Una volta cotta diventa resistente. Generalmente è impura (estratta lungo le rive dei fiumi,nei dirupi),per essere lavorata ha bisogno di un lungo processo di ripulitura e stagionatura.Per lavorare l’argilla oltre che delle nostre mani ci si avvale del tornio che è lo strumento che viene utilizzato dal vasaio con il quale, miscelando acqua e argilla, crea vasi, anfore brocche e tutti gli oggetti di forma circolare. Per creare oggetti di forme particolari come piatti o oggetti ovali si usano degli stampi in gesso nei quali l’argilla viene calcata a mano. Dopo aver subito una rifinitura finale gli oggetti “freschi” vengono lasciati ad essiccare per un periodo variabile da una settimana a 15 giorni per poi essere pronti per la prima cottura nel forno a più di 1000°.Nella PRIMA COTTURA l’oggetto in forno inizia la sua trasformazione fino a divenire biscotto,oggetto duro e resistente. A contatto con il calore,il lavoro ceramico acquista nuova vita. L’acqua lascia il posto al fuoco che modifica l’oggetto modellato curato in qualcosa di altro,lo trasforma in roccia. . La vera alchimia della ceramica si realizza durante la cottura,proprio quando l’argilla cruda viene, per azione del calore,chimicamente trasformata in un materiale diverso:la ceramica. Quindi il biscotto è pronto per essere decorato.
Per la DECORAZIONE ci si avvale di colori sottosmalto,ossidi e colori soprasmalto e lustri. Si può dapprima preparare l’oggetto riportandovi sopra la traccia del disegno con la tecnica dello spolvero (della polvere di carbone viene fatta filtrare attraverso un disegno forato); poi, utilizzando pennelli di varie dimensioni, si passa alla decorazione.
La SMALTATURA si ottiene immergendo gli oggetti in vasche contenenti uno smalto che aderisce perfettamente all’oggetto in biscotto. Lo smalto è un rivestimento vetroso composto da silice,allumina e un fondente:questi sono ottenuti in varie quantità da minerali(ossidi) che vengono macinati in polvere. Il rapporto di quantità tra i vari componenti determina la temperatura di fusione,la texture e il colore. Principalmente gli smalti vengono messi su oggetti di ceramica dopo la prima cottura(biscotto),gli oggetti vengono poi sottoposti alla seconda cottura(gran fuoco) per far fondere lo smalto in un rivestimento vetroso,duro e impermeabile.
L’ultima fase è la SECONDA COTTURA durante la quale i colori, che hanno origine da polveri di minerali, cuocendo ad alta temperatura, si fondono con lo smalto di cui sono stati ricoperti in precedenza gli oggetti, per dare vita a stupende combinazioni di decori e colori.